Comitato per l’Albergo dei Poveri

COMUNICATO STAMPA

Un impegno forte e diffuso a favore dei cittadini senza fissa dimora.

Una delegazione del Comitato per l’Albergo dei Poveri, ha incontrato presso palazzo S. Giacomo il Sindaco De Magistris e gli Assessori Piscopo,  Gaeta e Fucito per sapere circa i tempi e le modalità di intervento  dell’amministrazione cittadina, a favore di persone senza fissa dimora (sfd). Il Comitato, anche a seguito di pregressi incontri tenuti nei mesi scorsi con gli Amministratori ed i tecnici, indispensabili per favorire una progettazione condivisa sul tema, ha chiesto di conoscere quanto segue:

$1a)     La data di inizio dei lavori di messa in sicurezza dei locali di via B. Tanucci da adibire a centro diurno di accoglienza per cittadini sfd;

$1b)   Lo stanziamento, nel prossimo bilancio comunale, di un fondo adeguato all’attivazione di tutte le funzioni del Centro diurno di accoglienza e delle unità di accoglienza notturna;

$1c)     La costituzione di un tavolo di lavoro per la realizzazione, in tempi brevi, di un “Orto cittadino “ nello spazio antistante le unità di accoglienza notturna, da attivarsi auspicabilmente d’intesa con la facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Napoli e con il concorso di maestranze comunali;

 I rappresentanti del Comitato, infine, hanno rinnovato la richiesta della costituzione di un Comitato di gestione pubblico della strutture, dove sia garantita - a fianco della presenza del personale pubblico -  anche quella delle associazioni facenti parte del Comitato, al fine di rendere costantemente attiva e permeabile una gestione dal basso. Difatti, a parere del Comitato, soltanto la condivisione pubblico/privato sociale/ Associazioni di volontariato di base,  potrà essere in grado di garantire la crescita della città degli uomini e non rischiare di diventare la città dei poveri.

Il Sindaco, dopo aver sentito gli Assessori, ha assunto l’impegno dell’avvio dei lavori per la fine del mese di gennaio e di adoperarsi, attraverso gli strumenti di legge previsti per gli Enti locali, affinchè terminati i lavori di bonifica e di messa in sicurezza degli ambienti individuati per le attività diurne, siano  reperiti dal Comune tutte le risorse necessarie per garantire il funzionamento a regime di tutte le attività concordemente programmate.

Da ultimo il Sindaco De Magistris,  ha concordato sulla necessità di attivare, appena possibile, l’Orto cittadino  garantendo altresì che si farà promotore presso le Aziende produttive cittadine e della provincia, acchè con il loro fattivo contributo questa importante progetto di inclusione sociale, possa realizzarsi con la più ampia partecipazione della cittadinanza.

 

Per il Comitato per l’Albergo dei Poveri

Emilio Lupo, Alex Zanotelli, Aldo Policastro, Gianfranco Amodeo, Gerardo Toraldo,  Piero Alonzo,  Felicetta Parisi, Salvatore di Fede, Luigi Cagnazzo.

 

Napoli 13 gennaio 2014

Un giudice Partigiano

Attenzione: Il giorno è giovedì e non lunedì come erroneamente riportato!


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COMUNICATO STAMPA

Il 6 febbraio scorso il Presidente e il Segretario di Psichiatria Democratica – Luigi Attenasio e Emilio Lupo – accompagnati dai Consiglieri Bondioli, Di Fede e Ortano, hanno incontrato al Quirinale il Consigliere per gli Affari dell’Amministrazione della Giustizia del Presidente della Repubblica, Dr. Ernesto Lupo, e i Consiglieri dott.ri Stefano Erbani ed Enrico Gallucci , cui hanno illustrato le proposte di Psichiatria Democratica sull’attuale fase del superamento degli OPG.

In particolare, riaffermata la contrarietà ad ogni ulteriore proroga della scadenza dei termini di chiusura, PD ha auspicato che in ogni caso, questa, ove reiterata, oltre a fissare un termine inderogabile per la chiusura, venga accompagnata per le Regioni inadempienti dalla nomina di un commissario ad acta  e dalla  decurtazione di quota parte del trasferimento del fondo sanitario nazionale.

PD ha anche manifestato le proprie critiche al progetto delle REMS regionali, a suo avviso sovra dimensionato, dispendioso e non progettato sui reali bisogni degli internati per ciascuno dei quali andrebbe formulato, da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale di competenza territoriale, un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato cui agganciare uno specifico finanziamento :se così si facesse il numero dei posti letto nelle REMS sarebbe molto inferiore; la strada adottata, invece, oltre a non rispettare i termini per la chiusura rimandandoli, così come proposto, addirittura al 2017, comporterà un aggravio della situazione dei DSM già gravemente depauperati di risorse e personale negli ultimi 10 anni.

La delegazione di PD ha infine auspicato che nell’attesa di una riforma dei Codici in materia di imputabilità, venga ribadito in tutte le sedi competenti il richiamo ai Magistrati a considerare, nel rispetto della loro autonomia, l’invio in OPG quale extrema ratio, così come avviene per il ricorso alla custodia cautelare in carcere per i normali imputati.

Il Consigliere Lupo nel ringraziare la delegazione, ha assicurato di farsi interprete delle problematiche esposte presso il Presidente Napolitano, la cui sensibilità sul tema della insostenibile condizione degli internati in opg è indubitabile e nota.

11 febbraio 2014

Congresso Nazionale di PsichiatriaDemocratica

Congresso Nazionale

di

PsichiatriaDemocratica

4 e 5 Aprile 2014

PRIMO  ANNUNCIO

 

Vico Equense (Na)

Castello Giusso

 

 

 

Psichiatria Democratica (PD), festeggia i 40 anni di attività, mantenendo vivo e attivo il suo ruolo per l’affermazione dei diritti, contro qualsivoglia esclusione, a fianco di persone che sono costrette a vivere in condizioni di difficoltà, talora estreme. Il Congresso, proverà anche a fare il punto su quanto siamo riusciti a realizzare nel corso degli anni,  insieme a tutte le altre realtà che, quotidianamente, si battono per la crescita e l’affermazione dei diritti di cittadinanza e la diffusione di pratiche di Salute Mentale di comunità. Dalle multiformi e straordinarie esperienze dei servizi psichiatrici territoriali, oggi fortemente attaccate dalla crisi e dal tentativo di riproporre il logoro modello bio-medico, all’impegno costante perché casa e lavoro e autonomia dal bisogno economico, possano svilupparsi sempre più nel Paese, ribadendo così un nuovo protagonismo degli utenti e dei loro familiari. Senza risparmio è stato il nostro impegno (condiviso sempre con altri gruppi di associazioni) perchè si mettesse fine, presto e bene, all’esistenza di quei luoghi di afflizione che sono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: costanti le visite di dirigenti e militanti di PD in tutti gli OPG, puntuali e ferme le nostre proposte nei confronti del Governo, delle Regioni e delle ASL, ma anche confronti con le commissioni parlamentari. Senza dimenticare il contrasto, ai  periodici tentativi di risuscitare il ritorno alle pratiche dell’elettroshock, irrimediabilmente sconfitte dal lavoro territoriale, come vanno ricordate le pratiche che PD sostiene, attraverso gli operatori, contro la contenzione. Senza sosta anche le attività svolte con altre associazioni di base, in diverse realtà cittadine, per migliorare le condizioni di  vita delle persone ristrette e per cittadini costretti a vivere in strada o nei Centri per gli immigrati, come per la difesa della legalità, del territorio, del lavoro, della casa e della Costituzione. Durante l’Assise dibatteremo, con gruppi di studio, alcuni dei temi più sentiti nei Servizi e faremo il punto sulla necessità di sviluppare - ancora di più – la nostra offerta formativa nel campo della Salute Mentale, in ragione del grande consenso partecipativo registrato alle nostre iniziative che ha segnalato,con forza, le profonde crisi disciplinari e l’insufficienza dei percorsi didattici maggiormente diffusi e, quindi, l’urgenza di accrescere il nostro impegno anche in questo ambito. Al Congresso parteciperanno insieme agli operatori della Salute Mentale, associazioni di utenti e familiari, artisti,operatori del mondo della giustizia, dei gruppi che si battono per la difesa del territorio e della legalità, dell’acqua come bene comune, del mondo della scuola e dell’Università, dell’informazione, della politica, degli Enti locali, della ricerca e dello sport anche come contrasto al malaffare, amministratori pubblici, mondo sindacale del privato sociale e del volontariato.

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CHE COS’È LA PSICHIATRIA


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VERSO L'ARENA DI PACE E DISARMO

VERSO L'ARENA DI PACE E DISARMO

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"La resistenza oggi si

chiama nonviolenza


La liberazione oggi si

chiama disarmo"

<<... Lo scopo fondamentale è rilanciare con forza il movimento unitario della pace, che nelle sue diverse componenti è attivo in campagne di lungo corso, come quella della smilitarizzazione dell'aeroporto di Sigonella in Sicilia, o in quella recentissima contro l'acquisto dei cacciabombardieri F-35. Senza dimenticare che battersi per la pace e il disarmo significa anche far pace con l'ambiente...>> ALEX ZANOTELLI

Lunedi' 17 marzo 2014 - ore 18:00

presso"Domus Ars" via Santa Chiara -Napoli

Pubblica Assemblea in preparazione all'Arena di Pace e Disarmo

(Verona - 25 aprile 2014)

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www.pacedisarmo.org

Congresso Nazionale di Psichiatria Democratica 2014

congresso

Programma dettagliato

video sul Congresso 2014

vedi il video

"Psichiatria Democratica al quarantesimo Congresso di Vico Equense"

di Stefano Dei

 

 

I VOLTI DELLA PSICHIATRIA

Sabato 29 novembre 2014 - ore 17,00
Teatro Piccolo Coccia, Piazza Martiri, 2 - Novara

Presentazione del libro

GIANNI BERENGO GARDIN,
DONATELLA POLLINI, DOMENICO NANO
I VOLTI DELLA PSICHIATRIA
SilvanaEditoriale
scarica l'invito-programma

 

I VOLTI DELL'ALIENAZIONE

I VOLTI DELL'ALIENAZIONE
A Milano, Firenze
, Ferrara, Trieste e Roma la mostra,sostenuta anche da Stopopg, che raccoglie 40 disegni e 70 studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet

la scomparsa di G. Attenasio

Oggi è deceduto, in Arezzo,

Gigi Attenasio

Presidente di Psichiatria Democratica.

 Militante di PD sin dalla sua fondazione ha contribuito con il suo impegno alla crescita del nostro movimento sino a farsi interprete primo, con la sua presidenza, delle nostre istanze di superamento del paradigma psichiatrico.

Gigi è stato intellettuale acuto; medico amato perché capace della presa in carico, come condivisione, dei percorsi di cura delle persone in difficoltà; dirigente sanitario innovatore e creativo, nella coerenza della lotta alla istituzionalizzazione della domanda di vita che viene dalle persone con disagio mentale.

Oggi Gigi ci manca, giovane di promesse com’era…

ma noi lo sentiamo al nostro fianco, con il suo ininterrotto impegno per gli ultimi nella lotta per l’affermazione dei diritti e della salute mentale per tutti, per mostrarci quel cammino che egli ha solcato prima di noi e che noi dobbiamo consolidare… anche per lui, nostro Presidente…

La camera ardente è approntata, da oggi pomeriggio  9 aprile a domani fino alle ore 16 presso la Misericordia di Arezzo via Garibaldi 143 ( vicino alla Posta Centrale a 200 mt dalla stazione) 

evviva il 25 aprile


EVVIVA Il 25 APRILE!!

Cari ragazzi, io a 17 anni e un mese con i partigiani ho visto nascere la democrazia, ora che sono vecchio devo vederla morire?

La speranza siete voi, restiamo umani! (Don Andrea Gallo)


morto per il TSO

Torino: Morto per il Tso, indagati vigili e medico

segui il link http://www.lastampa.it/2015/08/09/italia/cronache/morto-per-il-tso-indagati-vigili-e-psichiatra-eEpp3wPn5iicL82eliqCkK/premium.html

Roma: concluso il corso ECM sugli OPG

ECM sulla Chiusura degli OPG: quale formazione per gli operatori.

Roma 26 e 27 novembre 2015

A Roma, vicino al Colosseo, nell’Aula Magna Storica della scuola Leonardo da Vinci (bellissima e soprattutto stracolma di giovani ed attenti operatori, provenienti da tutte le parti d’Italia), si è svolto il Corso di aggiornamento ECM “Chiusura degli opg: quale formazione per gli operatori” organizzato da Psichiatria Democratica (PD) per i giorni 26 e 27 novembre.

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Il documento del Comitato per la difesa della Sanità pubblica(Venezia)

Il documento del Comitato per la difesa della Sanità pubblica(Venezia) da Guido Pullia Recentemente abbiamo riscontrato che sulla stampa locale, anche a seguito di recenti tragici avvenimenti, si è riaccesa l’attenzione sulla psichiatria. E’opportuno, perché il tema della salute mentale è davvero molto importante e ci mette tutti in discussione anche oltre gli aspetti meramente sanitari del problema. Sgomberiamo il campo da un possibile convincimento, che forse è ancora presente in una parte dell’opinione pubblica, sulla mancanza di strutture di degenza a tempo pieno dopo il superamento dei manicomi: ad oggi i posti letto psichiatrici, sommando a quelli ospedalieri e nelle Cliniche private quelli nelle Comunità Terapeutiche e nelle Comunità Alloggio, sono molto superiori numericamente, anche in proporzione alla popolazione generale, a quelli degli ospedali psichiatrici alla data del 1978 (quando fu varata la legge “Basaglia”). Quindi il problema non è quello di non disporre di strutture “24 ore” per persone “difficili”. Il problema non è nemmeno quello della “pericolosità”, concetto di molto problematica definizione, addirittura scientificamente non definibile secondo la più recente letteratura e senz’altro non attribuibile esclusivamente alla malattia mentale in quanto tale (caso mai al singolo soggetto, ma in maniera dubitativa in quanto legato alla “prevedibilità” di atti che sono comunque determinati da più fattori, che mai prescindono dal suo contesto di vita). Questo va detto anche a proposito del – finalmente – definitivo superamento dei manicomi criminali (altrimenti chiamati ospedali psichiatrici giudiziari- OPG -), istituzioni assenti in quasi tutti i paesi per il semplice motivo di buon senso che se uno è malato va curato e se è un criminale va punito per il reato commesso e non per altro. Comunque le persone venete attualmente sottoposte a questo regime di sicurezza sono talmente poche che se le ULSS se ne facessero direttamente carico non dovrebbero occuparsi di numeri superiori alle dita di una mano, a fronte delle migliaia di assistiti psichiatrici in ogni ULSS. Quindi il problema non è dove mettere le persone ma cosa fare per loro e per i loro familiari. Le REMS (acronimo che significa Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) sostituiscono oggi, per legge i suddetti OPG. Ma non va bene che si pensi a spendere moltissimo per assistere poche persone per una loro sistemazione “alberghiera” senza aver prima avuto un’interlocuzione dettagliata e precisa tra Regione, ULSS, dipartimenti di salute mentale sui progetti di presa in carico di chi ne sarà ospite. In altri termini, meglio occuparsi di “cure”: un progetto terapeutico-riabilitativo individuale dovrà costare anche molto per le persone più problematiche: come avviene per tutte le malattie ci sono quelle più lievi che alla comunità “costano” poco, ed altre per cui bisogna prevedere di stanziare cifre molto più elevate. Qui si pongono due problemi: quello di una reale integrazione sociosanitaria tra i Dipartimenti di Salute Mentale (che fanno capo alle ULSS) e la comunità (enti locali in primis) e quello della qualità dell’assistenza psichiatrica che abbisogna di competenze adeguate (non basta “appaltare” assistenza né si devono “scaricare altrove” i propri assistiti: bisogna che ci sia la capacità clinica e relazionale di applicare gli obiettivi di cura definiti dall’équipe titolare della presa in carico, che non può essere che quella del Centro di Salute Mentale di competenza). E’ anche fondamentale che sia costante la discussione sugli “incidenti” – anche su quelli “inevitabili” forse si sarebbe potuto far meglio - aprendo un serio confronto in équipe, come dimostra, in altro campo, la riduzione degli incidenti chirurgici quando il gruppo di lavoro si riunisce per un miglioramento costante della qualità. E’ importante che i dipartimenti non rispondano alle difficoltà operative riducendo i diritti dei malati che hanno in carico, raddoppiando le “misure di sicurezza” a scapito dei progetti riabilitativi. Occorre che il confronto con la magistratura e con l’opinione pubblica (che a volte spinge in quella direzione) non porti ad una medicina “difensiva” che sarebbe disastrosa per la qualità delle cure. E’ necessario che siano elaborati (e soprattutto si realizzino) Piani di Zona in un confronto con il Comune, i familiari e tutti i soggetti e le persone interessate ai diritti del malato per un miglioramento continuo dell’assistenza psichiatrica. Comitato per la difesa della sanità pubblica Venezia, 20/01/16